Ho sempre pensato che le Fregate dell’isola di Christmas fossero uccelli magnifici. Innanzitutto perché vivono solo lì, lontani da tutto, in mezzo al Pacifico. Poi per quella stranissima sacca rossa sul petto che gonfiano come un pallone per attirare le femmine, una sacca che sembra proprio il sacco rosso di Santa Claus ma che richiama anche la forma di un cuore pulsante.
La Fregata andrewsii, conosciuta come Fregata dell’isola di Christmas (visto che siamo a Natale, il rosso porta bene) è uno degli uccelli più incapaci di stare a terra (due metri di apertura alare per 1 chilo o poco più di peso totale sono ben difficili da trasportare a piedi). Lui deve volare, quasi sempre, staccarsi da terra e fare il giro del mondo almeno una volta l’anno manco fosse Santa Claus.
Al posto del vestito rosso, ha con sé una sacca gulare rosso carminio che i maschi gonfiano come un sacco di regali per attirare le femmine.
la fregata dell’Isola di Natale è ad altissimo rischio di estinzione. L’attuale popolazione sembra non superare le 2400 coppie, quindi si stima il declino della specie entro i prossimi trent’anni. Le cause, come sempre, imputabili all’uomo: fondamentalmente la distruzione dell’habitat dell’isola e dei luoghi di nidificazione, che tra le altre cose espone maggiormente gli uccelli ai cicloni tropicali.
La mia sfera, così come le altre, é composta da animali in via di estinzione, minacciati dai cambiamenti climatici e dell’inquinamento e, così, i miei animali si stringono, cercano di difendersi da soli chiudendosi a riccio.
Tuttavia sono moltissime le specie minacciate.
In questo dipinto ho voluto raffigurare alcune delle più tipiche presenti nel sud-est asiatico, la cui bellissima foresta, al pari di quella Amazzonica, é stata devastata da una miriade di incendi, spesso dolosi, appiccati per creare nuovi terreni fertili.
Come molti uccelli esotici sono minacciati dal commercio e dal bracconaggio e, pur non essendo in via di estinzione, ogni anno vengono catturati a centinaia per la vendita.
A tutto questo si unisce la deforestazione selvaggia del loro paradiso naturale e gli incendi che hanno devastato la foresta.
Per questo, come per tutti gli altri quadri presenti alla mostra #youwerehere, a Mosca, curata da fta_moscow , devolverò una parte dei ricavi a wwfitalia